Le tendenze architettoniche del futuro

Vi siete mai chiesti come sarà il futuro del mondo dell’architettura? Quando pensiamo al futuro, come immaginiamo che potrebbe essere costruito l’ambiente intorno a noi? Secondo un articolo apparso sul The Huffington Post, gli edifici del futuro saranno più spettacolari di quanto possiamo immaginare.

Volete vedere cosa ci sarà in giro per il mondo?

PONTI IPNOTICI. Il ponte pedonale del Dragon King Harbour River nella città di Changsha in Cina. Progettato dallo studio d’architettura olandese NEXT, il ponte di 150 metri di lunghezza è composto da una sequenza di nastri d’acciaio ondulato che si combinano per creare una superficie senza fine. Il ponte creerà tre diversi percorsi attraverso l’acqua, tra cui uno che raggiunge un’altezza di 24 metri per offrire una vista sul porto, sulla città e sulle montagne circostanti. Apparecchi di illuminazione metteranno in evidenza il profilo della struttura dopo il tramonto.

GRATTACIELI ROTANTI. Ideata dall’architetto David Fisher dello studio Dynamic Architecture per la città di Dubai, la Dynamic Tower è una torre alta 420 metri, per un totale di 80 piani ciascuno dei quali è in grado di ruotare di 360° indipendentemente dagli altri intorno ad un asse centrale (impiegando circa 90 minuti per compiere un giro completo).

INDOOR PARKS. Diller Scofidio + Renfro in collaborazione con Hargreaves Associates, Citymakers e un team internazionale di esperti sono stati scelti per realizzare lo Zaryadye Park di Mosca. Situato nel cuore della città, sarà restituito ai cittadini dopo essere stato chiuso al pubblico per dieci anni. Il progetto ha l’obiettivo di creare un parco che unisca le moderne tecnologie di costruzione e le strategie di sostenibilità. Il disegno è basato sul principio del “wild urbanism” un paesaggio ibrido in cui natura e costruzioni convivono per creare un nuovo tipo di spazio pubblico.

ARCHITETTURA INVISIBILE. Nel Socrates Sculpture Park di New York, che ospita molte opere d’arte, è stato realizzato dallo studio di design stpmj “Barn Invisible”, un’opera che non è facile scorgere al primo sguardo perchè ideata per essere invisibile. L’opera è infatti composta da una serie di specchi che riflettono le diverse specie di alberi e piante, il cielo, la terra e soprattutto il passaggio delle stagioni. Il fienile è a forma di parallelogramma per eludere gli alberi ed è realizzato con pannelli di legno 2×4 metri rivestiti da una guaina su cui sono fissate lastre di specchio.

CATASTROFI E ARCHITETTURA. Fondendo il suo ruolo di artista, architetto, ingegnere e urbanista, Dionisio Gonzalez ha progettato per Dauphin Island, isola situata al largo delle coste dell’Alabama e nota per le sue catastrofi naturali, delle ipotetiche fortezze in ferro e cemento armato. Si tratta di abitazioni virtuali che intendono fornire risposte ai problemi del mondo e, come spiega Gonzalez, “danno forma a nuove strutture abitabili nei vuoti della percezione degli spazi che erano stati precedentemente devastati”.

“MAGLIONI” PER GRATTACIELI. Il Burj Khalifa è l’edificio più alto mai costruito dall’uomo, e grazie alla creatività dello studio OP-EN potrebbe anche diventare l’opera d’arte più grande del mondo. Per ora si tratta solo di un’idea, ma se venisse realizzata sarebbe un’installazione a dir poco mastodontica. Exo-Burj, questo il nome del progetto, è l’installazione site-specific che andrebbe ad avvolgere il grattacielo di Dubai nella pienezza dei suoi quasi 830 metri. Attraverso un materiale traslucido, un tessuto sospeso e trasparente il Burj Khalifa aggiungerebbe alla sua struttura già riflettente un elemento sicuramente innovativo.

GREEN POWER PLANTS. Per nascondere una centrale elettrica a carbone situata in Germania, lo studio di architettura Azpa (Alejandro Zaera-Polo Arquitectura) sta pensando di utilizzare una sorta di sarcofago verde, fatto di alberi e piante rampicanti. Oltre alla mera funzione estetica, questa pelle dovrebbe anche assorbire le emissioni di CO2.

TORRI BIODEGRADABILI. Buccia di mais e funghi. Saranno questi i principali “materiali da costruzione” che verranno utilizzati da David Benjamin per la realizzazione delle tre torri “Hy-fi“. La struttura organica eco-friendly, situata all’estrerno del museo Moma di New York,  verrà utilizzata principalmente non solo come “opera d’arte” ma anche per fornire ombra e ristoro ai visitatori che nei mesi estivi assisteranno ai concerti organizzati dalla galleria d’arte. I mattoni, organici al 100%, sono stati realizzati con bucce di mais e micelio, ossia l’appartato vegetativo dei funghi, e successivamente inseriti in appositi stampi che permetteranno a questo composto, una volta assemblato, di continuare a crescere.

INTERNI 3D. Il futuro del interior design sarà gestito da stampanti 3D. Parola di Michael Hansmeyer e Benjamin Dillenburger che hanno realizzato “Digital Grotesque“, uno spazio in stile cattedrale interamente stampato in 3D con pietra arenaria. Si tratta, nello specifico, di una grotta di 16 mq ( 3.2 metri di altezza), che dispone di quasi 260 milioni di superfici. Per l’elaborata decorazione, gli architetti hanno utilizzato un algoritmo progettato su misura per dividere e poi ripetere le forme con modelli complessi.

PISCINE GALLEGGIANTI. Dong-Ping Wong dello studio Family e Archie Lee Coates IV e Jeffrey Franklin di PlayLab hanno promosso una raccolta fondi per la costruzione di una piscina galleggiante, dotata di tutti i sistemi di filtraggio dell’acqua, da situare nel bacino fluviale dell’Hudson, nel pieno centro di New York. Il progetto prevede la realizzazione di 4 bacini comunicanti disposti a croce. L’obiettivo è creare uno spazio aperto alla cittadinanza, che permetta di fruire di una delle principali risorse naturali della città.

SALE DA CONCERTO GONFIABILI. Disegnato dall’architetto giapponese Arata Isozaki e dall’artista britannico Anish Kapoor, “Ark Nova” è il primo teatro gonfiabile al mondo, nato per ospitare concerti a livello mondiale, spostandosi costantemente da un sito all’altro senza particolari spese o spreco di risorse. La sala concerti è infatti realizzata con una sottile membrana elastica viola estremamente versatile, facilmente gonfiabile senza particolari accorgimenti.

GRATTACIELI DI LEGNO. Sorgerà entro il 2023 a Stoccolma il grattacielo in legno più alto del mondo. Progettato da CF Møller Architects in collaborazione con DinellJohansson, il grattacielo sarà di 34 piani. Le energie rinnovabili verranno impiegate sulla struttura grazie anche ai pannelli fotovoltaici in associazione a una pompa geotermica, in grado di ricavare calore direttamente dal sottosuolo.

Vi sembrano costruzioni spettacolari? Magari fantascienza? No, sono il frutto dello studio e della ricerca, che ci porterà a vivere nel rispetto della natura che ci circonda. Qua si pensa in grande, ma possiamo prendere spunto per poter costruire nel nostro piccolo, cominciando com l’interrogarci su come possiamo contribuire.

Sacs.

Nessun commento

Inserisci un commento

20 − 7 =