Troina e Rubens con la pittura della Controriforma

La Controriforma arriva a Troina con Rubens.

Cosa spinge un piccolo paese dell’entroterra siciliano a farsi capolista di eventi che dovrebbero essere normali anche in piccole realtà?

Siamo sempre stati abituati a vedere solo le grandi città come quei posti dove è lecito parlare di arte, architettura, Milano, Roma, New York…… metropoli dove tutto ciò è possibile.

Ma le sfide fanno per i temerari e per chi anche se nato in un piccolo paese, non si sente limitato dalla situazione morfologica, perché un cittadino di Troina ama l’Arte e l’Architettura al pari di un cittadino di Milano o di New York.

 Troina, con una storia importante alle spalle, Troina come Davide che con i suoi ultimi eventi ha sconfitto Golia.  Robert Capa nel 2015, Tiziano nel 2016 e Rubens inaugurata sabato 22 Aprile scorso. Fino al 31 Luglio sarà possibile ammirarne le opere.

Non mostre impacchettate, ma fatte di studio, ricerca e approfondimenti che hanno portato a rivelazioni storiche, proprio qui a Troina, nel museo della Torre Capitania.

Scoperte che poi sono state oggetto di seminari di studio, tenuti dal Prof. Paolo Giansiracusa, – storico dell’arte e ordinario di Storia dell’Arte all’Accademia delle Belle Arti di Catania -curatore delle mostre, che ci hanno accompagnato e lo faranno anche quest’anno, alla comprensione degli autori delle opere, della loro pittura, del loro linguaggio e dei mutamenti rispetto alla pittura precedente.

Rubens e la pittura della Controriforma, non una scelta casuale ma la continuazione di un discorso cominciato con Tiziano l’anno scorso.

Saranno esposti due gioielli del pittore fiammingo: “Madonna con bambino” (1617) e “Lot con la famiglia in fuga da Sodoma” (1615). A fare da corollario altri 10 dipinti a olio su tela: “Santa Caterina d’Alessandria” e “Sant’Agata Vergine e Martire” di Scipione Pulzone; “Mercurio e il boscaiolo disonesto” di Salvator Rosa; “San Francesco in estasi” di Gerrit Van Honthorst; “San Giovanni Battista” di Luca Giordano; “San Paolo in visita in carcere a Sant’Agata” di Pietro Novelli; “Gloria dei martiri” e “Gloria delle vergini” di Fra Semplice da Verona.  Fuori mostra, sarà esposto anche il dipinto di Tiziano, “Ritratto di Paolo III Farnese col comauro” (1543), donato da Ugo Miano, erede del celebre artista troinese Gaetano Miano (detto Miani), alla Città di Troina.

     

    

 Troina, Civitas Vetustissima, con questo genere di eventi negli ultimi anni ha guadagnato il titolo di “capitale culturale della Sicilia”; dimostrando come iniziative culturali di questo tipo costituiscono un importante volano di crescita economica per il territorio.

 Ne è un esempio la Coop. Cooltural-mente, ragazzi che hanno come obiettivo proprio quello di valorizzare e tutelare il patrimonio culturale della città, tramandando la storia e le tradizioni flokloristiche.

Info : cooltural-mente@libero.it  3314675445

 “E’ la prova – dice il sindaco Fabio Venezia – che la cultura stimola l’economia e porta occupazione nei piccoli borghi”.

 Una visione per gli occhi e un arricchimento per l’anima, l’arte che suscita emozioni in un territorio ricco di  spunti e visioni.

Sacs.

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